giovedì 28 aprile 2011

aggressione fascista monte mario

Questa mattina si è consumato l'ennesimo atto di intimidazione fascista nella città di Roma.
L., studente universitario di 22 anni, è stato aggredito mentre si trovava con la sua ragazza all'interno di un bar a Montemario da alcuni individui riconducibili agli ambienti di estrema destra della zona.
L'aggressione, accompagnata dalla minaccia di stare "attento a quello che fai", è certamente legata all'attività politica e sociale che L. svolge nel territorio.

La cosa che più ci indigna è la totale agibilità e impunità che azioni come questa hanno. In particolare nel XIX municipio (dove l'aggressione è avvenuta), dove alcune associazioni di estrema destra, oltre ad avere propri militanti inseriti a vari livelli dentro le istituzioni, ottengono ingenti finanziamenti dal municipio e dal suo presidente Milioni. Fondi che dovrebbero essere utilizzati per migliorare la vivibilità nei nostri quartieri vengono quindi elargiti su base clientelare a individui che tutto hanno a cuore fuorché il bene collettivo; è infatti evidente a tutti/e che l'attività sociale di queste persone è pari a ZERO, e limitata soltanto a vili aggressioni come quella di stamattina.

Esprimiamo quindi la massima solidarietà a L., ribadendo che nessuna intimidazione fermerà le nostre attività sociali e culturali che quotidianamente come compagni/e portiamo avanti nei nostri quartieri.

I\E COMPAGNI\E DELLA ZONA NORD DI ROMA

segue articolo di repubblica.it

MONTE MARIO

"Altro studente di sinistra pestato da militanti di destra"

Dopo l'aggressione di Talenti, un nuovo episodio di intimidazione questa mattina in un bar a Roma nord denuncito dai centri sociali: "E' colpa di Alemanno". "Mi hanno colpito alla testa con calci e pugni", racconta il ragazzo del collettivo "Senza Tregua" 

di VIOLA GIANNOLI 

A poche ore di distanza dall'aggressione subita a Talenti da sei studenti, alcuni dei quali militanti di organizzazioni antifasciste, si è consumato stamattina in zona Monte Mario un nuovo episodio di intimidazione con il pestaggio di un altro militante del collettivo Senza Tregua.

Mentre il ragazzo di ventidue anni si trovava all'interno di un bar per fare colazione è stato avvicinato da alcuni giovani che, secondo la denuncia dei centri sociali, sono "riconducibili all'area dell'estrema destra della zona di Roma nord". "Mi hanno trascinato fuori dal bar, dato un colpo alla testa e preso a calci e pugni  -  racconta il ventiduenne che vuole restare anonimo  -  Poi mi hanno minacciato dicendo "stai attento a quel che fai", ovviamente riferendosi alla mia attività politica nota in tutto il quartiere".

Increduli passanti e cittadini che hanno assistito alla rissa in pieno giorno e poi hanno soccorso lo studente che ora dice: "Sono a casa e sto bene per fortuna. Ho solo qualche livido".  "Proprio ieri  -  scrivono invece i suoi compagni di Senza Tregua - avevamo dichiarato che la responsabilità politica di quanto sta accadendo in queste settimane a Roma è del sindaco Alemanno e della sua giunta e oggi confermiamo questa nostra posizione. Se Alemanno davvero vuole mostrare solidarietà dovrebbe fare qualcosa di concreto per fermare questa escalation di violenze ed intimidazioni fasciste a in cui sta precipitando la città di Roma, a partire dalla chiusura delle loro sedi che fanno da base per questi gruppi".

 

martedì 19 aprile 2011

25 APRILE QUARTIERI RESISTENTI

Map Roma Nord vi invita tutte e tutti a:

25 APRILE 2011
QUARTIERI RESISTENTI

Programma:
ore 13: PRANZO + Grigliata
ore 16: CONCERTO InnaCantinaSound + Djset Reggae 
ore 18: RACCONTI PARTIGIANI di AVIO CLEMENTI
ore 20: SOPHIE21: un primo studio drammaturgico performativo ispirato a Sophie Scholl e alla Rosa Bianca di e con ALESSANDRA DELLA GUARDIA

dalle13 alle 20: ATTIVITA' PER BAMBINI: Laboratorio di ceramica, Giocoleria, Giochi, Trampoli...

Inoltre:
Archivio Video-Memorie, Mostra Resistenze Periferiche, Riffa Biciclette, Banchetti Informativi, Materiali, Volantini...


PRESSO L'AUTORECUPERO SAN TOMMASO
VIA DI SAN TOMMASO D'AQUINO 11A
METRO A CIPRO

sabato 16 aprile 2011

UN FUTURO... O NESSUN FUTURO

A NOI LE BOMBE MEDIATICHE, ALLA LIBIA QUELLE ALL’URANIO IMPOVERITO..
Ogni giorno assistiamo ad un bombardamento disinformativo di notizie riportate da stampa e tv che invece di aggiornarci sulle condizioni dei palestinesi a Gaza, sull’attacco alla Libia da parte della solita “forza di pace” per il petrolio, preferiscono mandare servizi o dedicare prime pagine a Ruby e all’ultima battuta di Berlusconi sull’ennesima minorenne.
Non bastando coprono l’inettitudine e la cialtroneria delle istituzioni quali governo e parlamento nell’affrontare la crisi con la Libia dimostrando l’inconstistenza di questo paese sul piano internazionale, coprendoci di ridicolo, e trasformando il dramma umanitario di decine di migliaia di uomini donne e bambini che fuggono da guerre e carestie in un problema come l’immigrazione, per ritagliarsi un piccolo ruolo tra le grandi potenze. Tutte queste mosse mediatiche hanno l’unico scopo di far assimilare solo parzialmente le notizie dissimulando la realtà nell’intento di alimentare l’odio razziale e di portare la gente a confrontarsi più su tematiche sportive e di gossip che sulle reali condizioni in cui si vive, tra precarietà e emegenza abitativa.
Si parla di demagogia quando si finge di tenere alle problematiche di un popolo mentre in realtà si pensa solo al proprio profitto. E demagogica e proprio l’aggettivo che rappresenta questa classe politica. Dissimulazione della realtà e demagogia sono proprio quello che accade ogni 16 aprile, qui a Primavalle, giorno in cui ricorre l’anniversario della morte dei fratelli Mattei, il cui ricordo viene manifestato dai fascisti che strumentalizzano per propri fini, spesso elettoralistici, un dramma che ha colpito tutti alimentando l’odiosa logica degli opposti estremismi. Il quartiere ha più bisogno di case e servizi che dell’assedio che è costretto a subire per la loro commemorazione militaresca.
Noi non tolleriamo ne il revisionismo ne la strumentalizzazione, specie quando viene usata per alimentare un odio insensato. Per questo come ogni anno saremo presenti a presidiare la sede del nostro collettivo, da antifascisti, perchè siamo dalla parte degli oppressi, contro i padroni e i loro servi.

Ore 16 PRESIDIO ANTIFASCISTA presso lo Spazio Antagonista Primavalle  in Via Girolamo Casanate 2a

Ore 19 INCONTRO formativo*informativo sul NUCLEARE civile/militare e sul problema energetico; a seguire PROIEZIONE del film “Sindrome cinese” di James Bridges e APERICENA.

Spazio Antagonista Primavalle


giovedì 14 aprile 2011

PRECAR@? ANCHE NO!

La sera di mercoledì 13 aprile un gruppo di precar@ abitanti a Roma nord è
andato a segnalare con striscioni e stancil, una delle tante speculazioni del nostro territorio
Si tratta di una nuova costruzione in Via di Torrevecchia, simbolo di una città in cui si continua a costruire , nonostante le 200.000 case sfitte censite recentemente da legambiente, per garantire profitti ai soliti noti.

Enormi responsabilità ricadono soprattutto su chi in tempo di crisi sta aumentando i propri guadagni.
Parliamo delle banche, che pignorano case a gente che non riesce più a pagarsi il mutuo o che, per vari motivi, si trova in situazioni di forte indebitamento.
Parliamo dei costruttori e di tutti quelli che hanno interesse a tenere vuoti interi stabili, con l’obiettivo di far salire i prezzi del mercato.
Parliamo delle istituzioni politiche, che delegano ogni pratica di welfare al sistema familistico e privato.

A tutto ciò noi rispondiamo segnalando il nostro bisogno di spazi culturali e abitativi, in territori in cui affitti insostenibili, quartieri mal collegati e mal costruiti, servizi insufficenti rendono le nostre vite più difficili e precarie.

In questi mesi stiamo costruendo meccanismi di solidarietà diretta, inchieste e spazi di discussione per cercare di colmare quelle distanze che ci fanno sentire soli davanti al ricatto della precarietà, per riuscire a riprenderci ciò che ci spetta: lo facciamo partendo dai nostri quartieri, dal basso, autorganizzandoci.

CONTRO SPECULAZIONE E PRECARIETÀ, CI RIPRENDIAMO TUTTO!


precari@anche.no 




lunedì 11 aprile 2011

GRUPPI D'ACQUISTO E PRODUTTORI

I gruppi d'acquisto sono dei gruppi di persone che si organizzano insieme per acquistare prodotti biologici direttamente dai produttori del territorio.
In questo modo si cerca di collettivizzare una parte importante della propria vita, promuovendo un modello di consumo più giusto e sano.
La scelta del biologico è una scelta che guarda sia alla salute del singolo che alla difesa della biodiversità, dell'ambiente e dei piccoli produttori.
Coordinarsi insieme permette di accorciare la filiera dei prodotti. Questo vuol dire risparmio per chi consuma e una retribuzione più giusta per chi produce, certezza della qualità, ma anche meno inquinamento dovuto a minori trasporti, senza dimenticarsi del piacere di condividere qualcosa.

Azienda Giacomo Ferrari
Il produttore si chiama GIACOMO FERRARI. La sua azienda agricola si trova a pochi chilometri da noi, a Sacrofano sulla via Flaminia, e con lui abbiamo ormai un vero rapporto di stima, amicizia e collaborazione.
Giacomo, che da qualche tempo ha deciso di produrre soltanto per i Gruppi di Acquisto, coltiva i suoi prodotti in modo del tutto naturale nonostante non abbia la certificazione biologica che ritiene priva di reali garanzie in quanto rilasciata a pagamento dai vari enti certificatori.
Applica al suo lavoro varie tecniche di agricoltura naturale: dalla coltivazione biologica alla biodinamica, sino alla permacultura che, più che una tecnica agricola, può essere definita una vera e propria “visione del mondo” che cerca di (ri)conciliare l’essere umano con l’ambiente naturale (ma Giacomo saprà spiegarvi tutto questo in modo più completo e suggestivo).
Da Giacomo acquistiamo cassettoni gia preparati con verdure miste di stagione: non è possibile sceglierle, sono quelle che Giacomo ha sul campo quella settimana. I cassettoni sono da vari pesi e prezzi
(da GAS FELCE E MIRTILLO)


Azienda agricola biologica Casale Nibbi
azienda biologica che attualmente rifornisce alcuni gruppi d'acquisto di zona principalmente di mele (ma ha anche tanto altro).
Per ogni informazione: http://www.melemangio.it/


Azienda agricola biologica Morani
azienda che produttrice di carne biologica che rifornisce molti gas della zona.
Per ogni informazione: www.aziendamorani.it/


COOP. COBRAGOR
La Cobragor è una cooperativa sociale che da trent'anni coltiva 40 ettari di proprietà pubblica nel Parco dell'Insugherata con metodo biologico (certificazione ICEA) e da più di dieci lavora con le scolaresche del comune di Roma come Fattoria Didattica.
In azienda si effettua la vendita di frutta e verdura, olio e conserve. La domenica a pranzo è offerto un servizio di ristorazione con cucina tradizionale e l'ospitalità agrituristica con 4 camere.
Laboratori didattici
L'azienda da oltre dieci anni lavora con le scolaresche del comune di Roma proponendo dei percorsi/laboratori finalizzati alla conoscenza diretta del lavoro agricolo, della produzione di alimenti e della loro trasformazione nel rispetto dei cicli stagionali e dell'ambiente.

Via Giuseppe Barellai, 60
00135 – Roma
Tel 06 3386271
Fax 06 3386271
cobragor@tiscali.it


CONTADINI DELL'ACQUAFREDDA
Su via dell'Acquafredda ci sono delle terre all'interno del Parco Regionale dell'Acquafredda coltivate da 10 famiglie di contadini la maggior parte dei quali vende i prodotti raccolti come produttori diretti al mercato Trionfale.
Le terre sono di proprietà del Vaticano che di recente ha cercato di sfrattare i contadini (per probabili speculazioni edilizie) che però sono riusciti ad evitarlo grazie ad una coraggiosa lotta e alla solidarietà attiva del tessuto sociale del territorio.

Maggiori informazioni sui produttori a breve....
per informazioni sulla lotta dei contadini vedi qui

GRUPPI D'ACQUISTO

Gruppo d'Acquisto Popolare Valle Aurelia
Ogni mercoledì presso lo Spazio Sociale Occupato EX51 (Via Bacciarini 12)
dalle 18:30 alle 20:00
per ordini e maggiori informazione scrivere a ex51@hotmail.it o passare il mercoledì


GAS Felce e Mirtillo
Gruppo D'Acquisto Solidale Felce e Mirtillo Via Bondi 16
ogni mercoledì dalle 18:00 alle 20:00
per maggiori informazioni: gas.felceemirtillo@gmail.com


GAS LABARO
Via Inverigo, 28
per informazioni: gaslabaro@gmail.com


GASSIMINA
Passaggio a Ovest si trova in Via Ildebrando della Giovanna 63/A, nei locali condivisi da diverse realtà sociali e associative della zona (Coop. Il Parchetto, Associazione ViviMassimina, Agape Onlus, Gassimina).
PER OGNI INFORMAZIONE: WWW.PASSAGGIOAOVEST.IT

giovedì 7 aprile 2011

LAVORATOR@ IN MOBILITAZIONE

L'attacco a@ lavorator@ si fa sempre più pressante. Le conquiste dei decenni passati vengono cancellate in maniera sempre più profonda. Le condizioni lavorative, la possibilità stessa di una vita dignitosa, sono sempre più precarie. Causa di questa situazione sono spesso i tagli operati dai vari governi rispetto alla sanità, all'assistenza, alla ricerca; sono politiche che favoriscono il profitto delle classi padronali a discapito della dignità de@ lavorator@ e delle persone. Queste dinamiche danneggiano sia i@ lavorator@ che la gente che non può ottenere servizi che dovrebbero essere garantiti.
A tutto ciò dobbiamo necessariamente costruire opposizione.
Segnaliamo alcuni posti di lavoro in agitazione con la volontà di mettere in comunicazione le varie proteste.
Per assistenza legale gratuita e per costruire momenti di autotutela sociale su casa, lavoro, precarietà, invitiamo a rivolgersi allo sportello sociale dell'EX51.
Per info e segnalazioni:
precari@anche.no
3388091520


Valle Fiorita
115 dipendenti in protesta contro la chiusura di Valle Fiorita; i tagli che ci sono stati da parte della Regione hanno causato un blocco degli stipendi e il licenziamento di diverse persone, fra personale sanitario e ausiliario; oltretutto, i pazienti potrebbero vedersi sottratto un polo sanitario pubblico fondamentale all'interno del territorio.
(Via Torrevecchia 156)
Articoli:

Sant'Andrea
Nel 2005, con l’avvento della Giunta Marrazzo, erano ancora praticamente esternalizzati tutti i servizi, da quelli legati all’assistenza diretta a quelli amministrativi, economali, tecnici. Un esercito di oltre 400 lavoratori “fantasmi” che avevano costruito, fatto nascere e mandavano avanti questa innovativa struttura, che pur veniva chiamata “pubblica”. Ma “pubblico” al Sant’Andrea non era certo il personale. I@ lavorator@ strutturat@ erano molto meno de@ esternalizzat@, ad esclusione dei Dirigenti medici. Per questo l@ esternalizzat@ del Sant’Andrea si sono autonominat@ “fantasmi”: lavoravano ogni giorno dentro l’ospedale, ma nessuno sapeva esattamente neanche chi fossero. Quando quest@ hanno sollevato la testa è nato il Coordinamento dei lavoratori fantasma del Sant’Andrea che, insieme al Cobas ha iniziato una lunga e, a detta di tutt@, impossibile battaglia: quella per la reinternalizzazione dei servizi e la stabilizzazione de@ lavorator@ delle Cooperative. Chi ha seguito in questi anni questa lotta o chi ha semplicemente letto i giornali e visto la televisione (ricordiamo per tutt@ i tre servizi di Report) sa quanto sia stata dura. Una lotta nella quale Cobas e Fantasmi non hanno fatto sconti a nessun@, soprattutto alla giunta di centro-sinistra.
Finalmente il 15 Aprile 2010 i fantasmi del Sant’Andrea hanno firmato il contratto per l’assunzione pubblica nell’Azienda. Si conclude il ciclo della stabilizzazione: 159 infermier@ e 60 amministrativ@ assunt@ con concorso. 140 figure tra ausiliari e amministrativi assunti tramite collocamento.
(Via di Grottarossa 1035-1039)
Articoli:

San Filippo Neri
I@ lavorator@ sono in agitazione contro i tagli alla sanità, e in particolare contro i tagli ai presidi sanitari più piccoli. 
(Via E.Di Mattei 72,Via Martinotti 20)
Articoli:

ISPRA
L’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) è sorto circa tre anni fa, con una fase di commissariamento che è durata fino ad ottobre 2010, dalla fusione di tre enti operanti nella ricerca e difesa ambientali, due dei quali con sede a Roma ed uno in provincia di Bologna.
Come in moltissime altre istituzioni pubbliche ed in particolare nella ricerca, il ricorso al precariato (sia con contratti a tempo determinato che a contratti atipici) era massiccio negli enti originari e tale è restato dopo la loro fusione.
E proprio a causa della molteplicità di usi ed abusi di tali contratti, in aggiunta al fatto che le fusioni di enti con diverse caratteristiche gestionali decisa dall’alto provoca sempre gravi disparità di trattamento fra i lavoratori, molti precari non hanno potuto accedere ad alcune procedure di stabilizzazione del rapporto di lavoro successive alla creazione dell’ISPRA che alla fine del 2009 contava un totale di circa 200 lavoratori precari.
Questo è accaduto specialmente per l’ex-ICRAM (Istituto Centrale per la Ricerca Applicata al Mare), la cui sede si trova nel quartiere di Casalotti, ed ha portato alla nota occupazione del tetto di quella sede, durata 59 giorni, a cavallo fra il 2009 e il 2010.
La fine dell’occupazione si ottenne con la firma di un protocollo d’intesa con i vertici ISPRA ed il Ministero dell’Ambiente, la cui applicazione integrale consentirebbe finalmente l’”emersione” di questi 200 lavoratori, ma che è ancora in buona parte disatteso.
L’ISPRA ha completato nel dicembre scorso le procedure concorsuali per circa 90 fra ricercatori, tecnologi e collaboratori tecnici ed amministrativi, in buona parte-ma non totalmente- vinti da precari dell’istituto, ma a tutt’oggi non è stato possibile procedere alle assunzioni per la mancanza di fondi dopo i tagli delle ultime finanziarie.
In aggiunta a ciò, la sede di via di Casalotti, inserita nel “Parco della Cellulosa” è in via di dismissione da parte dell’ISPRA, così come quella centrale di piazza Indipendenza, per trasferire il personale in sedi periferiche secondo logiche non del tutto trasparenti, tra cui probabili mire speculative sul Parco della Cellulosa. 

(Via di Casalotti 300)
Articoli:
Usb

GEMELLI
Infermier@ in mobilitazione contro i licenziamenti. 
 (Largo Agostino Gemelli 8)
Facebook

HOTEL VILLA PAMPHILI
Proteste de@ lavorator@ contro i mancati rinnovi dei contratti da parte dell'azienda, contro lo smantellamento dei diritti, contro la terziarizzazione di alcuni servizi (come il servizio ai piani) e le esternalizzazioni de@ lavorator@. Contro il ricatto che tutto ciò rappresenta. 
Articolo

UN FILO ROSSO, LA MEMORIA, MARIO SALVI VIVE!

UN FILO ROSSO,  LA MEMORIA
Mario Salvi, ucciso a 21 anni dallo stato perché dalla parte degli sfruttati  degli oppressi,  lottava  contro l’ennesima ingiustizia dello stato dei padroni.
Mario  viene ucciso con un colpo di pistola alla nuca, in via degli specchi, dall’agente carcerario in borghese Domenico Velluto, nel corso di una manifestazione di protesta indetta dai Comitati Autonomi Operai di Roma, per la scandalosa sentenza che condannava i compagni anarchici Giovanni Marini a 9 anni e Franco Mastrogiovanni a 11 mesi di carcere per essersi difesi da un’aggressione fascista a Salerno, dove rimase ucciso il missino Carlo Falvella.
Durante la manifestazione erano state lanciate alcune molotov contro un portone laterale del Ministero di Grazia e Giustizia. Nel comunicato dei Comitati autonomi Operai sulla morte di Mario, si legge : “L’agente Velluto con la pistola in pugno ha percorso centinaia di metri lungo le strade che portano a Campo de’ Fiori, alla ricerca di una vittima a cui sparare a freddo con tutta calma. Infatti quando ha sparato, nessuno stava scappando: il nostro compagno è stato freddato mentre camminava…”
Giovanni Marini era impegnato in una contro-inchiesta su uno strano incidente stradale che aveva provocato la morte di cinque anarchici calabresi, avvenuto il 27 settembre 1970 sull’autostrada nei pressi di Ferentino, a pochi chilometri da Roma, dove i compagni anarchici si recavano per consegnare i risultati di una loro inchiesta sulle stragi fasciste, che avevano cominciato ad insanguinare l’Italia. Le carte e i documenti degli anarchici di Reggio Calabria non furono mai ritrovate.
MARIO   SALVI,  UNO  DI  NOI
Oggi come ieri, lo stato chiama sicurezza la repressione e l’umiliazione di donne, operai, sfruttati e migranti, in Italia come in ogni parte del mondo. Chiama lavoro la precarietà e lo sfruttamento, mentre la disoccupazione, l’emergenza abitativa e il degrado sono la realtà che ogni giorno ci troviamo a vivere nel nostro quartiere. La stessa realtà che viveva e gli stessi bisogni che stavano a cuore e che affrontava Mario con la sua militanza nel quartiere di Primavalle, con le autoriduzioni delle bollette e le occupazioni di case, rivendicandole come un diritto di tutti. Noi non dimentichiamo Mario, uno di noi, come non dimentichiamo la repressione/oppressione attuata nei confronti dei più poveri ed emarginati con la disoccupazione, i pestaggi nelle caserme, le carcerazioni, i Centri di Identificazione ed Espulsione per migranti...

Per la libertà di tutte e tutti! 
Contro la guerra e lo sfruttamento per una società di eguali!

LE COMPAGNE E I COMPAGNI NON DIMENTICANO

Ore 17.00 PRESIDIO a p.za MARIO SALVI
Ore 19.30 DIBATTITO e VIDEO sull’omicidio di F.Mastrogiovanni  e gli anni ’70
Ore 20:00 CENA SOCIALE

presso lo SPAZIO ANTAGONISTA PRIMAVALLE,
in via Girolamo Casanate 2A,
in funzione trattoria, birreria, vineria

COLLETTIVO ANTAGONISTA PRIMAVALLE – spazialtri@autoproduzioni.net
GRUPPO ANARCHICO CARLO CAFIERO – spazialtri@autoproduzioni.net

mercoledì 6 aprile 2011

SCONGIURATO lo SFRATTO dei CONTADINI dell'Acquafredda

COMUNICATO STAMPA

Parco dell’Acquafredda
Contadini sfrattati dal Vaticano: RAGGIUNTO L’ACCORDO SCONGIURATO LO SFRATTO!

APPUNTAMENTO ALLE 11,30 IN VIA ACQUAFREDDA 88 (ANTICA TORRE)

Lo sfratto delle prima quattro (di dieci) famiglie di contadini del Parco dell’Acquafredda grazie alla capillare e costante mobilitazione di cittadini, associazioni, comitati e partiti è stato scongiurato -dichiara il Comitato difesa contadini sfrattati dal Parco dell’Acquafredda-. E’ stato raggiunto un accordo con il Vaticano che permetterà ai contadini di continuare a vivere e lavorare nel Parco dell’Acquafredda, l’accordo sarà formalizzato all’ufficiale giudiziario domani mattina alla Torre di via Acquafredda 88, divenuta ormai luogo simbolo della lotta dei contadini.

Naturalmente non finirà la mobilitazione e la sensibilizzazione nella città –prosegue il Comitato- ci sono altre famiglie di contadini con lo sfratto incombente che potrebbero nei prossimi mesi perdere casa e lavoro. Infine, –conclude il Comitato- vigileremo attentamente per difendere da qualsiasi attacco speculativo e di utilizzazione non agricola il Parco dell’Acquafredda polmone verde importantissimo per i quartieri Aurelio, Montespaccato e Primavalle.

Domani appuntamento alle ore 11.30 per una assemblea pubblica con i contadini e il Comitato per la difesa del parco dell’Acquafredda.


COMITATO DIFESA CONTADINI E PARCO DELL’ACQUAFREDDA
Federazione dei Verdi, Federazione della Sinistra 18 e 19, Partito Democratico 18, Ex 51, CIA Lazio, Italia dei Valori 18 e 19, Unione Inquilini, Collettivo Antagonista Primavalle,
Camera del Lavoro CGIL Roma Nord, Sinistra Ecologia Libertà 18, Alleanza per l’Italia 19, Lista Bonino, Partito Socialista, Roma in Action, USB 19, Cobas Sanità San Filippo Neri, BKP, Cobragor, Lega Ambiente Lazio, LIPU Lazio, VAS Roma, WWF Lazio, Italia Nostra Roma, redazione di Radio Città Aperta, Comitato contro la precarietà Città Storica, Forum Ambientalista, Assoc. “La persona…” Ladispoli, Comitato No corridoio Roma-Latina, Non Bruciateci il Futuro, USI/Ait, USICONS, Giuristi Democratici di Roma, USB Suola Roma, Confederazione Cobas Roma, Assoc. interculturale Villaggio Globale, PrimaveraRomana, Rete Romana del Mutuo Soccorso, Blocchi Precari Metropolitani, Assoc. "TeRRRe, Arte, Sostenibilità, Cultura", Ass. TerritorioRoma.

martedì 5 aprile 2011

Valle Fiorita in Lotta

Reportage di una giornata fra i lavoratori in lotta della casa di cura Valle Fiorita, in Via di Torrevecchia 156. A breve maggiori informazioni riguardo la vertenza che vede protagonisti i 115 dipendenti.
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Aggiornamento situazione VALLE FIORITA:
la sera del 12 maggio, in seguito alle promesse di incontro regolarmente disattese da parte della regione lazio, i lavoratori e le lavoratrici del presidio sanitario VALLE FIORITA sono risalit@ sul tetto chiedendo garanzie rispetto al mantenimento dei posti di lavoro e dell'erogazione del servizio sanitario pubblico per i cittadini.
Ci preme evidenziare il fatto che la decisione di riprendere la protesta è stata una decisione autonoma dei lavoratori. Infatti, a differenza delle volte precedenti, i sindacati non hanno appoggiato la protesta; la loro posizione era infatti quella di attendere gli incontri (peraltro regolarmente rimandati) tra la proprietà di VALLE FIORITA, il SAN FILIPPO NERI e la regione lazio.
Ma i lavoratori, stanchi di aspettare, hanno ricominciato la loro protesta, in modo visibile e comunicativo.
Solidali con loro nel chiedere il mantenimento dei posti di lavoro a rischio e nel chiedere che VALLE FIORITA continui a erogare servizi ospedalieri e ambulatoriali pubblici e garantiti per i cittadini del territorio.

per info: precari@anche.no