giovedì 7 aprile 2011

LAVORATOR@ IN MOBILITAZIONE

L'attacco a@ lavorator@ si fa sempre più pressante. Le conquiste dei decenni passati vengono cancellate in maniera sempre più profonda. Le condizioni lavorative, la possibilità stessa di una vita dignitosa, sono sempre più precarie. Causa di questa situazione sono spesso i tagli operati dai vari governi rispetto alla sanità, all'assistenza, alla ricerca; sono politiche che favoriscono il profitto delle classi padronali a discapito della dignità de@ lavorator@ e delle persone. Queste dinamiche danneggiano sia i@ lavorator@ che la gente che non può ottenere servizi che dovrebbero essere garantiti.
A tutto ciò dobbiamo necessariamente costruire opposizione.
Segnaliamo alcuni posti di lavoro in agitazione con la volontà di mettere in comunicazione le varie proteste.
Per assistenza legale gratuita e per costruire momenti di autotutela sociale su casa, lavoro, precarietà, invitiamo a rivolgersi allo sportello sociale dell'EX51.
Per info e segnalazioni:
precari@anche.no
3388091520


Valle Fiorita
115 dipendenti in protesta contro la chiusura di Valle Fiorita; i tagli che ci sono stati da parte della Regione hanno causato un blocco degli stipendi e il licenziamento di diverse persone, fra personale sanitario e ausiliario; oltretutto, i pazienti potrebbero vedersi sottratto un polo sanitario pubblico fondamentale all'interno del territorio.
(Via Torrevecchia 156)
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Sant'Andrea
Nel 2005, con l’avvento della Giunta Marrazzo, erano ancora praticamente esternalizzati tutti i servizi, da quelli legati all’assistenza diretta a quelli amministrativi, economali, tecnici. Un esercito di oltre 400 lavoratori “fantasmi” che avevano costruito, fatto nascere e mandavano avanti questa innovativa struttura, che pur veniva chiamata “pubblica”. Ma “pubblico” al Sant’Andrea non era certo il personale. I@ lavorator@ strutturat@ erano molto meno de@ esternalizzat@, ad esclusione dei Dirigenti medici. Per questo l@ esternalizzat@ del Sant’Andrea si sono autonominat@ “fantasmi”: lavoravano ogni giorno dentro l’ospedale, ma nessuno sapeva esattamente neanche chi fossero. Quando quest@ hanno sollevato la testa è nato il Coordinamento dei lavoratori fantasma del Sant’Andrea che, insieme al Cobas ha iniziato una lunga e, a detta di tutt@, impossibile battaglia: quella per la reinternalizzazione dei servizi e la stabilizzazione de@ lavorator@ delle Cooperative. Chi ha seguito in questi anni questa lotta o chi ha semplicemente letto i giornali e visto la televisione (ricordiamo per tutt@ i tre servizi di Report) sa quanto sia stata dura. Una lotta nella quale Cobas e Fantasmi non hanno fatto sconti a nessun@, soprattutto alla giunta di centro-sinistra.
Finalmente il 15 Aprile 2010 i fantasmi del Sant’Andrea hanno firmato il contratto per l’assunzione pubblica nell’Azienda. Si conclude il ciclo della stabilizzazione: 159 infermier@ e 60 amministrativ@ assunt@ con concorso. 140 figure tra ausiliari e amministrativi assunti tramite collocamento.
(Via di Grottarossa 1035-1039)
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San Filippo Neri
I@ lavorator@ sono in agitazione contro i tagli alla sanità, e in particolare contro i tagli ai presidi sanitari più piccoli. 
(Via E.Di Mattei 72,Via Martinotti 20)
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ISPRA
L’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) è sorto circa tre anni fa, con una fase di commissariamento che è durata fino ad ottobre 2010, dalla fusione di tre enti operanti nella ricerca e difesa ambientali, due dei quali con sede a Roma ed uno in provincia di Bologna.
Come in moltissime altre istituzioni pubbliche ed in particolare nella ricerca, il ricorso al precariato (sia con contratti a tempo determinato che a contratti atipici) era massiccio negli enti originari e tale è restato dopo la loro fusione.
E proprio a causa della molteplicità di usi ed abusi di tali contratti, in aggiunta al fatto che le fusioni di enti con diverse caratteristiche gestionali decisa dall’alto provoca sempre gravi disparità di trattamento fra i lavoratori, molti precari non hanno potuto accedere ad alcune procedure di stabilizzazione del rapporto di lavoro successive alla creazione dell’ISPRA che alla fine del 2009 contava un totale di circa 200 lavoratori precari.
Questo è accaduto specialmente per l’ex-ICRAM (Istituto Centrale per la Ricerca Applicata al Mare), la cui sede si trova nel quartiere di Casalotti, ed ha portato alla nota occupazione del tetto di quella sede, durata 59 giorni, a cavallo fra il 2009 e il 2010.
La fine dell’occupazione si ottenne con la firma di un protocollo d’intesa con i vertici ISPRA ed il Ministero dell’Ambiente, la cui applicazione integrale consentirebbe finalmente l’”emersione” di questi 200 lavoratori, ma che è ancora in buona parte disatteso.
L’ISPRA ha completato nel dicembre scorso le procedure concorsuali per circa 90 fra ricercatori, tecnologi e collaboratori tecnici ed amministrativi, in buona parte-ma non totalmente- vinti da precari dell’istituto, ma a tutt’oggi non è stato possibile procedere alle assunzioni per la mancanza di fondi dopo i tagli delle ultime finanziarie.
In aggiunta a ciò, la sede di via di Casalotti, inserita nel “Parco della Cellulosa” è in via di dismissione da parte dell’ISPRA, così come quella centrale di piazza Indipendenza, per trasferire il personale in sedi periferiche secondo logiche non del tutto trasparenti, tra cui probabili mire speculative sul Parco della Cellulosa. 

(Via di Casalotti 300)
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Usb

GEMELLI
Infermier@ in mobilitazione contro i licenziamenti. 
 (Largo Agostino Gemelli 8)
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HOTEL VILLA PAMPHILI
Proteste de@ lavorator@ contro i mancati rinnovi dei contratti da parte dell'azienda, contro lo smantellamento dei diritti, contro la terziarizzazione di alcuni servizi (come il servizio ai piani) e le esternalizzazioni de@ lavorator@. Contro il ricatto che tutto ciò rappresenta. 
Articolo

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